Stanchezza dopo pranzo? Scopri il cibo che ruba energia secondo la Società Italiana di Nutrizione

Stanchezza dopo pranzo? Scopri il cibo che ruba energia secondo la Società Italiana di Nutrizione

La stanchezza che spesso ci colpisce dopo il pranzo è un fenomeno tanto comune quanto sottovalutato. Quella sensazione di sonnolenza e calo di energia che si manifesta nelle prime ore del pomeriggio può influenzare negativamente la produttività e il benessere generale. Ma quali sono le cause di questo stato e, soprattutto, esistono alimenti che contribuiscono maggiormente a generare questa sensazione? Secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), alcune scelte alimentari possono effettivamente “rubare” energia, favorendo la comparsa della cosiddetta “abbiocco” postprandiale. In questo articolo analizzeremo i motivi di questa stanchezza, i cibi incriminati e i consigli pratici per mantenere alta la vitalità anche dopo i pasti.

Perché ci sentiamo stanchi dopo pranzo?

La stanchezza postprandiale, nota anche come “abbiocco”, è un fenomeno fisiologico che si verifica quando il corpo, dopo aver assunto cibo, indirizza una parte significativa del flusso sanguigno verso l’apparato digerente per facilitare la digestione. Questo processo comporta una lieve riduzione dell’afflusso di sangue e ossigeno al cervello, causando una sensazione di sonnolenza.

Stanchezza dopo pranzo? Scopri il cibo che ruba energia secondo la Società Italiana di Nutrizione

Secondo la Società Italiana di Nutrizione, la composizione del pasto gioca un ruolo fondamentale nella comparsa della stanchezza. In particolare, i pasti ricchi di carboidrati semplici e zuccheri possono provocare un rapido innalzamento della glicemia, seguito da un altrettanto rapido calo, che si traduce in spossatezza e difficoltà di concentrazione. Anche pasti troppo abbondanti o ricchi di grassi rallentano la digestione e possono accentuare il senso di pesantezza e torpore.

Oltre agli aspetti alimentari, anche fattori come la qualità del sonno notturno, il livello di stress e la sedentarietà possono contribuire ad amplificare la stanchezza dopo i pasti. Tuttavia, la scelta degli alimenti resta un elemento chiave su cui intervenire per prevenire il calo energetico pomeridiano.

I cibi che “rubano” energia secondo la Società Italiana di Nutrizione

La SINU sottolinea che alcuni alimenti, per le loro caratteristiche nutrizionali, sono più inclini a causare stanchezza dopo il pranzo. Tra questi spiccano i cibi ad alto indice glicemico, ovvero quelli che aumentano rapidamente la concentrazione di zuccheri nel sangue.

Stanchezza dopo pranzo? Scopri il cibo che ruba energia secondo la Società Italiana di Nutrizione

Pane bianco, pasta raffinata, dolci, bibite zuccherate e snack confezionati sono tra i principali responsabili. Questi alimenti, infatti, provocano un picco glicemico seguito da una brusca caduta, che si manifesta con stanchezza, irritabilità e difficoltà di attenzione. Anche i pasti ricchi di grassi saturi, come quelli contenuti in fritti, salumi e formaggi stagionati, rallentano la digestione e aumentano la sensazione di pesantezza.

Un altro aspetto da considerare è la presenza di additivi e conservanti nei cibi industriali, che possono interferire con il metabolismo e il benessere generale. La SINU raccomanda di preferire alimenti freschi, integrali e poco lavorati, ricchi di fibre, vitamine e minerali, in grado di fornire energia in modo graduale e costante.

Strategie alimentari per evitare la stanchezza dopo pranzo

Per contrastare la sonnolenza postprandiale, la Società Italiana di Nutrizione consiglia di adottare alcune strategie alimentari semplici ma efficaci. Innanzitutto, è importante scegliere carboidrati complessi e integrali, come pane e pasta integrali, riso integrale, legumi e verdure, che rilasciano energia lentamente evitando i picchi glicemici.

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Un altro suggerimento è quello di abbinare sempre una fonte di proteine magre (come pesce, carne bianca, uova o legumi) e una quota di grassi “buoni” (olio extravergine d’oliva, frutta secca, avocado) per rendere il pasto più bilanciato e saziante. È inoltre fondamentale non eccedere con le porzioni: pasti troppo abbondanti impegnano l’apparato digerente e favoriscono la stanchezza.

Infine, la SINU suggerisce di non saltare la colazione e di suddividere l’apporto calorico giornaliero in più pasti, includendo uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio. In questo modo si mantiene stabile il livello di energia e si evita il sovraccarico digestivo a pranzo.

Consigli pratici per mantenere l’energia dopo i pasti

Oltre a prestare attenzione alla qualità e alla quantità degli alimenti, esistono alcune abitudini che possono aiutare a prevenire la stanchezza dopo pranzo. Una breve passeggiata dopo il pasto favorisce la digestione, migliora la circolazione e aiuta a ritrovare lucidità mentale. Anche dedicare qualche minuto a esercizi di respirazione o stretching può essere utile per riattivare il corpo e la mente.

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È importante inoltre mantenere una buona idratazione durante tutta la giornata: la disidratazione, infatti, può accentuare la sensazione di stanchezza. Evitare il consumo eccessivo di caffè e bevande energetiche, che possono dare una falsa sensazione di energia ma, a lungo andare, peggiorano il senso di spossatezza.

Infine, imparare ad ascoltare i segnali del proprio corpo è fondamentale: se la stanchezza dopo il pranzo si manifesta frequentemente e in modo intenso, può essere utile consultare un nutrizionista o un medico per individuare eventuali carenze nutrizionali o condizioni sottostanti che richiedono attenzione.

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